martedì 4 settembre 2012

Acquistavo pure io merce sparsa
corsie ordinate e carrelli in doppia fila
metti la freccia raccogli e tira nella cesta
il mitico prodotto.
La carne più in là aspettava morta
la mia mano
da poco aveva accarezzato
il mio passato disteso sul letto
il mio passato nato prima di me
la Nonna che non poteva camminare
mi premevano pensieri
di gioventù dispersa tra i campi
di gioventù dispersa tra gli anni
ed il passare come l'acqua del fiume
che mai ritorna ma fa rumore
il suo passare.
"Mi credevo che il male fosse meno"
diceva e mi fissava
e solo con gli occhi
rispondevo che il male è sempre troppo
anche il poco sfonda gli argini
e lascia ferite sulla pelle
e su di sè...
e si curano solo col
non curarsene...