mercoledì 28 marzo 2012

Uno sceglie la sua vita
c'è ben poco da fare
non ci si combatte
con le scelte degli altri
ci si arrende
e le si accetta
bandiera bianca a sventolare
su anime fragili.
Ci si crede vincitori
e la realtà ti sveglia
di soprassalto
si perde sempre
e sempre si paga
scelte altrui
forse condivise ma
mai capite
e allora si volta
pagina o carta
Fabrizio cantava anche questo
nella sua strada
e qualche orecchio l'ha ascoltato.
Un nuovo libro da leggere
dello stesso autore
mi rimane
"tre volte all'alba" si chiama
io perdo sempre
ma col premio di consolazione.
E' di un allergia leggera, bella
la primavera.
Farfalle a volare su riscaldate anime
e qualche campo
ora più vispo
si gode tutto il suo brusio
donato da mille insetti
e mille fatti
nascosti tra foreste di spezie, verdure
e di qualche verde qualsiasi.
Tu ci butti gli occhi in quell'oceano
e ci trovi di tutto
avventure, amori
ed anche il silenzio
nascosto in qualche fosso
per non disturbare
la nostra eterna
inutile corsa
con decadente arrivo.
Un grillo suona ed irride
la solita formica,
il cane pensa ad altro,
io sdraiato in quell'oceano
mi coccolo da solo.

lunedì 26 marzo 2012

La poesia è ovunque ed ovunque c'è poesia...
La puoi scorgere in un alba estiva
in un fiume in piena
c'è sempre negli occhi del tuo cane
o nell'erba distesa dal vento
la poesia è ovunque ed anche dentro te
nel tuo viso allo specchio
nel tuo frigo vuoto
sul fondo del bicchiere
ovunque trovi poesia
in quattro note pulite o distorte
nel rumore delle fusa dei tuoi gatti
in qualche ricordo immerso in qualche foto
e nei suoi capelli neri...
Ad essere bravi lettori
si può legger poesia in ogni cosa
e a saper scriverci sopra qualche riga
si possono incantare momenti.

domenica 25 marzo 2012

A volte la speranza nasce dal nulla
dal vedere un fiore sbocciato
da una serata andata meglio
da quel tuo viso allo specchio
che per una volta te lo fai piacere.
La speranza nasce dal nulla
forse è in letargo
da qualche parte
dentro noi
la mia di solito la trovo nelle scarpe
da tennis e quando non corro
e posso giurarci
sulla sua buona salute.
La speranza nasce dal nulla
ma spesso come tutto ha vita breve
il gioco è bello quando è corto
e il Corto così si chiama se non supera
i quindici minuti.
Dal decimo a me stanca già
e quindi faccio spesso finta
di non conoscerla per niente.

venerdì 23 marzo 2012

E' un po' come quando
si corre tra la pioggia
per non bagnarsi
e ci si bagna di più
uomo furbo di furbizia andata a male
un bimbo che piange
esserlo e non saperlo
vuol dire incoscenza o
geometrica sapienza
per restare vivi
sorridere alle disgrazie e sfortune
va tutto bene e ti porgo l'altra chiappa
approffita della pecora smarrita
mio buon samaritano
fanne carne e calde coperte
lei sorride ancora
lei sorride sempre
inutile bestia ed inutile uomo
il mondo gira e ci prende le misure
ci preparasse qualcosa di grosso
il reset al prossimo angolo
sorridere ancora
annaspando nel letame
nel sapere di essere 10 cm
più alti del nostro vicino.


lunedì 19 marzo 2012

Era un amore fatto per durare
il tempo di un flash
eterno in foto datate
dotate di colori fermi
e calori a colare
su questi minuti.
Munito di speranza
aspettavo un segnale
ma un monito a non sperare
mi consigliavano le stelle.
"E domani è un altro giorno..."
mi diceva il vecchio film;
il film invecchiò male,
lei rimase sola
il giorno altro
si divertì a fotterci
tutti quanti.

mercoledì 14 marzo 2012

Alla fine tutto cadde
mille pezzi di vetro e di cuore
a leccare le ferite un cane
a raccogliere i cocci
questo cielo di stelle
vento sulla pelle a cicatrizzare
forse la via si farà da sola
e in fondo quasi impercettibile da qui
il segnale
"tutte le direzioni"
e ovviamente non saper
quale la giusta possa essere
basta che sia in discesa e senza curve
prima si parte e prima si arriva
distesi sotto 2 metri di terra.

domenica 11 marzo 2012

Nell'aria soffiava il freddo marzo
una passeggiata attraverso di esso
il cane inseparabile al fianco
a tirare
a fermare
ad irritare
l'eroica andatura.
Il mio culo per un pomeriggio
spronato dal divano
separato dal divano
orfano di divano
si divincolava su strade come un randagio
la primavera provava a penetrarti nella pelle
ma solo in quei momenti
di ombre dribblate
tutta la primavera in qualche raggio di sole
tutto il sole tutto lì
sopra a venti del nord
sopra questo paese
sopra ad un cane irritante
e a un culo randagio.

giovedì 8 marzo 2012

Altra sera e giri di bevute
meno male la luna piena
di rancori e non di me
e meno male a questi gatti
e questi cani
e all'umanità che di merda
si illumina compiaciuta.
Il tempo passa
è passato già
e al bancone ti sentivi già vecchio
andato per le tipe giovani
giovane per le tipe andate
accusare un po' d'alcool
e al collo
un collare di guai.
Ti rimaneva per parlare
un collega
un vecchio amico
una corona di spine.
Che non passi questo tempo
ormai passato
che si fermi a chiedermi
almeno quanta giovinezza
ancora tengo
nella tasca sinistra.
fusa di gatto
e nella stanza
silenzio.
per un attimo appare
Tranquillità
per dirmi
che deve andare.

lunedì 5 marzo 2012

dell'inverno che fu

Rimanevan sinuose e bianche
lingue di neve
sui bordi dei campi
ai lati delle strade
su qualche anima
pronta a scaldarsi
anche al loro freddo
leccare
lingue a bagnare
ancora e per poco
i futuri sudati campi
e qualche anfratto
di topi e d'amore
il sole adesso
dettava le sue regole
e riportava al suo ordine
erbe adagiate
dal peso di quella bianca
e innocente domani acqua
ai bordi del mondo
rivoli d'acqua
a scivolare verso
il nero
di un buco.

sabato 3 marzo 2012

istantanea

Ci son serate
che sono sole
e le accompagni
quindi
per la via.
La mano fredda nella tua
sorriso forzato
tempi morti
e sedate emozioni.
Seduti nella stanza
corre il mondo fuori
più in là
la serata chiede coccole
Bourbon ai vincitori
ai vinti
alla serata
e a me.